la novella Chichibio e la gru
Dal Decamerone (1349-1351) di Giovanni Boccaccio (1313- 1375)
Boccaccio scrive il Decamerone nell’italiano del Trecento chiamato “volgare”; questa che proponiamo è una sintesi, nell’italiano contemporaneo, di una novella adatta a studenti di livello avanzato
Seconda parte (vai alla prima parte)
A tavola messer Corrado si accorse subito che alla gru mancava una coscia, e ne rimase molto stupito, fece chiamare allora Chichibio e gli chiese cosa ne era stato dell’altra coscia della gru.
Chichibio prontamente rispose: “ ma Signore, le gru hanno una sola coscia perché hanno una sola gamba... ” Messer Corrado allora gli rispose: “ ma che dici! È forse questa la prima gru che vedo? ” e poi aggiunse sempre più arrabbiato “ va bene, lo vedremo domani mattina, se non sarà come dici, ti farò dare tante botte 1 che te ne ricorderai per sempre! ”
Il mattino dopo all’alba, messer Corrado, ancora molto arrabbiato fece sellare 2 i cavalli e chiamare Chichibio e insieme andarono vicino a un fiume dove di solito c’erano sempre delle gru.
Messer Corrado disse: “adesso vedremo chi di noi due ha mentito ieri sera”.
(leggi anche la terza parte)
- Le botte : percosse (schiaffo, pedata, bastonata etc.); da non confondere con la botte ( le botti ) che sono recipienti dove si conserva il vino.
- Sellare : mettere la sella al cavallo.
Le soluzioni di questi esercizi sono in "Soluzioni esercizi BLOG" nel sito: www.studiamo.com
Esercizio 1: Vero o falso?
- A tavola messer Corrado non si accorge che alla gru manca un coscia.
- Quando messer Corrado gli chiede una spiegazione Chichibio risponde che le gru hanno una sola zampa.
- Messer Corrado si arrabbia con Chichibio e lo fa bastonare.
- Messer Corrado il giorno dopo va a vedere le gru con Chichibio.
Una gru con una sola zampa? |
Esercizio 2: Messer Corrado fa fare agli altri tante cose...
Per esempio: “fa cucinare la gru a Chichibio” cioè messer Corrado non cucina la gru , ma ordina a Chichibio di cucinare la gru.Trova nel testo altre forme come questa:
Forma causativa
La forma causativa si usa quando una azione è voluta da una persona ma fatta da altra .
In questo caso messer Corrado è una persona importante che ordina ad altri di fare delle cose.
Di solito il verbo fare si coniuga a persona e tempo e poi segue un verbo all’infinito : fa cucinare, faremo cucinare, feci cucinare.
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